Un pomeriggio di ottobre la maestra ci ha informati dell’incontro con l’illustratore Roberto Innocenti che si sarebbe tenuto mercoledì 15 ottobre alle 14.00 presso la chiesa di Santa Maria dei Battuti a Cividale.
Conoscevamo già questo famoso illustratore grazie ai libri portati a scuola dalla nostra compagna di classe Sofia F. e da lui illustrati:
Rosa Bianca, La casa del tempo, Cappuccetto Rosso, L’ultima spiaggia…
Abbiamo cercato informazioni riguardanti la sua biografia ed abbiamo scoperto che è toscano, ha una settantina di anni, ha lasciato la scuola all’età di 13 anni per aiutare la sua famiglia lavorando in un’acciaieria. A 18 anni si è trasferito dal suo piccolo paese d’origine, vicino a Firenze,a Roma dove ha iniziato a lavorare nel cinema di animazione, coltivando la sua passione. Verso i 40 anni ha iniziato ad illustrare libri.
Eravamo impazienti di incontrarlo. Martedì 15 ottobre, dopo pranzo, ci siamo recati a Cividale con lo scuolabus.
Siamo arrivati nel luogo dell’incontro con largo anticipo, perciò abbiamo dovuto attendere un po’ comodamente seduti nelle prime file di poltroncine riservate agli alunni delle scuole che avrebbero partecipato all’incontro. Durante l’attesa sono arrivate altre classi di altre scuole e un bibliotecario ci ha mostrato delle immagini di Innocenti proiettate su uno schermo.
Dopo una decina di minuti è arrivato l’illustratore Roberto Innocenti accompagnato dallo scrittore Andrea Valente e sono stati accolti con un caloroso applauso.
Roberto Innocenti è un simpatico signore di una certa età, ha i capelli grigi che gli contornano il viso paffuto e una barbetta bianca che assieme ai baffetti gli danno un’aria divertente. Porta gli occhiali sulla punta del naso e da dietro le lenti guarda chi ha di fronte con i suoi occhi piccoli e simpatici. Ci è sembrato da subito una persona umile, pareva quasi imbarazzato dalla nostra presenza. Il mediatore Andrea Valente ci ha chiesto di scegliere un suo libro e noi abbiamo scelto Cappuccetto Rosso. Le illustrazioni relative alla fiaba scorrevano sullo schermo e l’illustratore raccontava la fiaba dei fratelli Grimm rielaborata in chiave moderna. Il bosco è rappresentato daun centro-commerciale, il lupo è un motociclista, la casa della nonna è una roulotte parcheggiata alla periferia di una grande città. In questo libro Roberto lascia scegliere al lettore il finale che preferisce, infatti ha illustrato un finale lieto in cui viene arrestato e un finale triste in cui Cappuccetto e la nonna vengono uccise.
Andrea Valente ci ha permesso di fare alcune domande all’illustratore; le sue risposte ci hanno fornito molte informazioni riguardanti il suo lavoro. Roberto ci ha spiegato che per realizzare i suoi disegni usa le tempere o gli acquerelli. Riesce a realizzare delle immagini così realistiche perchè si documenta, fotografa ciò che vuole disegnare ed è un attento osservatore. Roberto Innocenti ha detto che l’ispirazione per i suoi disegni non viene dal nulla. Leggendo, viaggiando, vivendo diverse esperienze, ha immagazzinato molte informazioni che va ripescare nella mente quando disegna.
Le sue illustrazioni sono ricche, dettagliate e complesse, infatti impiega 10-12 giorni per fare una tavola, un anno, un anno e mezzo per illustrare un libro. Il libro a cui è più affezionato è Rosa Bianca perchè l’ha dedicato a sua figlia ed è stato il modo da lui scelto per spiegarle la guerra e le sue conseguenze. La bambina protagonista è il ritratto di una bambina che abitava vicino al suo studio e che gli ha fatto da modella. Ha illustrato una decina di libri che sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati in tutto il mondo. I più conosciuti sono: Rosa Bianca, la storia di Erika, La casadel tempo,Cappuccetto Rosso, L’ultima spiaggia, Pinocchio. Ne ha illustrati molti altri che, per fortuna, non sono stati pubblicati, così dice lui, perchè non gli piacciono.
La sua passione per il disegno è nata dal suo passatempo: quando era piccolo, nei giorni di pioggia, disegnava su un foglio per trascorrere il tempo. Gli bastavano un foglio e un lapis. Disegnando, disegnava sempre meglio e così ha capito che poteva fare del disegno il suo lavoro. Oltre ad illustrare libri,ha realizzato anche cartoni animati, scenografie per spettacoli teatrali, spot pubblicitari. Vorrebbe realizzare un libro a fumetti. Roberto ha detto che nel mondo di oggi non esistono più mestieri per chi disegna perchè non si dà più importanza alla bellezza, al’originalità, al senso estetico. Ciò che conta è la merce, il guadagno. Roberto ha dichiarato di essere soddisfatto del proprio lavoro che gli ha permesso di fare ciò che gli piace guadagnando, inoltre esistono molte professioni più pesanti. Il tempo a disposizione è terminato e Roberto Innocenti ci ha permesso di avvicinarci a lui per avere un autografo e per salutarlo. A noi ha donato un manifesto autografato da lui.
Roberto Innocenti e Andrea Valente ci sono sembrate persone umili e semplici, molto ricche dentro. Abbiamo capito che la bellezza e l’originalità si ottengono osservando con attenzione il mondo che ci circonda e guardando dentro di noi. All’inizio dell’incontro eravamo molto entusiasti, alla fine ci siamo sentiti orgogliosi di aver incontrato due persone così speciali.
Classe quinta
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